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Coco era ed è tuttora considerata la transessuale più famosa della Svizzera: una donna nel corpo di un uomo, sensibile e travagliata da resistenze psicologiche e sociali, ma al contempo carismatica, affascinante e a Berna una vera e propria stella. All'età di vent'anni si sottopose a un intervento chirurgico per cambiare sesso e all'inizio degli anni Novanta raggiunse la notorietà anche oltre i confini della capitale elvetica grazie al film di Paul Riniker «Traum Frau Coco». Tuttavia, fino alla morte prematura, avvenuta nel 1998, la sua vita fu segnata da una dolorosa ricerca identitaria.
Il musical transgender «Coco»rende omaggio a questa donna, grazie alla quale – per la prima volta in Svizzera – un vasto pubblico ha avuto modo di confrontarsi con questioni legate all’identità di genere. Lo spettacolo di Alexander Seibt e Markus Schönholzer ricrea il colore locale bernese degli anni Ottanta e ripercorre alcune tappe della vita di Coco. L'accento, tuttavia, non è posto sull’accuratezza della ricostruzione storica, ma su come si sente chi vive in un corpo che non corrisponde al suo genere biologico. Nel concetto registico di Stefan Huber, Mariananda Schempp e Gabriel Schneider interpretano le due facce della protagonista come una coppia improbabile: da un lato Coco – femminile, sicura di sé e seducente – che lotta per la visibilità e il riconoscimento; dall’altro il suo corpo maschile, goffo e vulnerabile, che la intralcia di continuo come un'odiosa ombra. Questa dicotomia è un espediente teatrale semplice, ma al contempo assai efficace, che consente di mettere in luce le tensioni e le ambiguità intrinseche alla propria identità.
Grazie alla forza dei numeri musicali e alla vivacità interpretativa dell’ensemble, lo spettacolo riesce a mantenere un perfetto equilibrio fra leggerezza e dramma, ironia e dolore. Il risultato è una «commemorazione con lacrime di gioia»: «Coco»è una produzione teatrale intelligente e commovente, di grande impellenza e rilevanza sociale, briosa e ricca di fascino ma soprattutto di sentimento.
(Mathias Bremgartner)
Testo e story
Alexander Seibt
Songs e lyrics
Markus Schönholzer
Un idea di
Cihan Inan
Con
Mariananda Schempp, Gabriel Schneider, Luka Dimic, Christoph Marti, Grazia Pergoletti, Jonathan Loosli
Regia
Stefan Huber
Direzione musicale
Hans Ueli Schlaepfer
Choreografia
Timo Radünz
Scenografia
Jose Luna
Costumi
Heike Seidler
Drammaturgia
Fadrina Arpagaus
Produzione
Konzert Theater Bern
Prima svizzera - 20 aprile 2018 al Konzert Theater Bern
Sopratitoli francesi (SUBTEXT: Juliane Regler / Dóra Kapusta)
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