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Presentazione e workshop con Nurkan Erpulat
Più di un quarto degli abitanti della Svizzera possiede radici straniere—più, o meno recenti. e si sente a suo agio in molteplici culture. La diversità culturale costituisce un dato intrinseco della società contemporanea, che proprio per questo, in sociologia viene definita "società delle migrazioni". A tutt'oggi questa situazione trova poco riscontro nella programmazione e nelle strutture teatrali elvetiche. L’Incontro del Teatro Svizzero quest'anno invita un esperto sul tema: il berlinese Nurkan Erpulat, regista e membro della direzione artistica del Ballhaus Naunynstrasse e del Teatro Maxim Gorki. Erpulat ha saputo dare un contribuito decisivo al concetto di "teatro post-migrante" (postmigrantisches Theater) che porta in scena le storie degli immigrati di prima e seconda generazione in Germania. Nel suo intervento racconterà la nascita di questa nuova forma di teatro sullo sfondo del discorso politico e culturale del suo paese. Nel workshop che seguirà il regista inviterà i partecipanti a raccontare e discutere esperienze simili nel contesto teatrale svizzero.
Nurkan Erpulat è nato ad Ankara e dopo gli studi d’arte drammatica a Smirne, si è trasferito a Berlino dove ha studiato regia presso la scuola di arti drammatiche Ernst Busch. Le sue opere hanno ricevuto numerosi premi in Germania e altrove. Nel 2011 al Ballhaus Naunynstraße Erpulat ha messo in scena l’opera „Verrücktes Blut“, realizzata insieme al berlinese Jens Hillje. che è stata rappresentata al Berliner Theatertreffen e ai Mülheimer Theatertagen. Theater heute l’ha nominata l’Opera teatrale dell’anno 2011 e ancora oggi fa parte del repertorio del Teatro Maxim Gorki. Presso quest'ultimo Erpulan ha messo in scena anche “Il giardino dei ciliegi” di Cechov, “Entertaining Mr. Sloane“ di Joe Orton, „Die juristische Unschärfe einer Ehe“ di Olga Grjasnowa e „Love it or leave it!“.
Traduzione simultanea tedesco - francese
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