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In Svizzera, Martin Zimmermann non andrebbe nemmeno presentato. È titolare del «Gran Premio svizzero delle arti sceniche / Anello Hans Reinhart 2021» e da numerosi anni porta con successo le sue creazioni acrobatico-poetico-tragicomiche in Svizzera e all’estero. «Danse Macabre» è una pièce di ensemble internazionale intorno alla figura di Mr. Skeleton, l’alter ego di Zimmermann. Mr. Skeleton è feroce, elegante e gioisce del male altrui come un mietitore. E si chiama «morte».
La pièce tratta dei confini della società. Di ciò che, come quelli che esplicitamente o implicitamente si sentono al centro, definiscono «scarti»: i residui, i gettati, i resti; oggetti, animali, persone. La scena è un’enorme discarica. Viene sì pulita regolarmente, tuttavia senza successo visibile. Perché la nostra società preferisce estromettere piuttosto che accogliere. Questo non luogo è abitato da persone che tirano avanti in una vita disperata. A volte più lieta, a volte più miserevole. E tra di loro, naturalmente, dimora la morte.
«Danse Macabre» è un movimentato ritratto dei nostri tempi: una danza macabra su una discarica. Una pièce critica, intelligente, misteriosa e al contempo estremamente piacevole. La serata è acrobatica, di una velocità e virtuosità che, come al circo, si vorrebbe gridare «ah!» e «oh!». Tutti volano nell’aria, come se la morte si fosse data appuntamento con la forza di gravità. Con Martin Zimmermann, il tragicomico è di casa. In particolare nell’area di lingua tedesca, abbiamo poco accesso a questa eccezionale forma di teatro e di poesia. Con la sua arte – come il suo Mr. Skeleton – si trova a suo agio da qualche parte in un regno di mezzo, che ne sa di più sulla vita che la luce del giorno.
The Adventures of Mr. Skeleton – Martin Zimmermann / Augustin Rebetez
Mini trenino dei fantasmi: un'installazione con 12 cortometraggi
Questa vivace manifestazione di apertura si trova, a livello di programma, all’inizio di un’edizione dell’Incontro del teatro svizzero dedicato alle forme teatrali che stanno «nel regno di mezzo». Oltre alla pièce che va in scena, invitiamo un’altra opera di Martin Zimmermann: il cubo di Mr. Skeleton. Ossia: il mini trenino dei fantasmi di Mr. Skeleton, che può essere visitato durante tutta la durata del festival e in cui sono visibili dieci cortometraggi politico-satirici che Martin Zimmermann ha girato insieme ad Augustin Rebetez. Tutti i personaggi, i buoni e i cattivi, sono interpretati da Zimmermann stesso. E proprio Mr. Skeleton vi dimostra come si potrebbe risistemare il mondo: prendendosela con chi, di regola, si trova in una posizione di vantaggio.
E anche in questo caso vale: se ci andate di cattivo umore, ne uscirete in ogni caso di buon umore, con nell’orecchio un lieve rumore di denti che battono, che vi accompagnerà ancora per qualche giorno.
Inoltre, nell’ambito dell’Incontro del Teatro Svizzero, siamo lieti di organizzare il vernissage del volume MIMOS su Martin Zimmermann e la sua opera pubblicato dalla Società Svizzera di Studi Teatrali (SSST).
(Julie Paucker, direttrice artistica)
Concetto, regia, choreografia
Martin Zimmermann
Creato con e interpretato da
Tarek Halaby, Dimitri Jourde, Methinee Wongtrakoon, Martin Zimmermann
Creazione musica
Colin Vallon
Dramaturgia
Sabine Geistlich
Scenografia
Simeon Meier, Martin Zimmermann
Collaborazione artistica
Romain Guion
Concezione tecnica del palcoscenico
Ingo Groher
Costumi
Susanne Boner, Martin Zimmermann
Luci
Sarah Büchel
Suono
Andy Neresheimer
Direttore di scena
Roger Studer
Amministrazione, diffusione
Alain Vuignier
Communicazione
Manuela Schlumpf
Produzione
MZ Atelier
Coproduzione
Kaserne Basel, Kurtheater Baden, Le Volcan, scène nationale du Havre, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, L’Odyssée — Périgueux, maisondelaculture de Bourges / scène nationale, Opéra Dijon, Theater- und Musikgesellschaft Zug, Théâtre de Carouge, Veranstalterfonds von Reso – Tanznetzwerk Schweiz – unterstützt durch Pro Helvetia, Schweizer Kulturstiftung, Zürcher Theater Spektakel
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