selection

Quitter la terre

Joël Maillard

tedesco

26.05.2018—18h30

durata 1h20 – In francese – Sopratitoli tedesco

«Immaginiamo una cosa semplice» dice la nota di regia di “Quitter la terre” (“Lasciare la terra”). Immaginiamo una soluzione che permetta di liberare la terra dai suoi abitanti per alcune generazioni in modo da concederle una fase di recupero. Visto che gli uomini si sono rivelati incapaci di regolare il loro impatto sull'ecosistema, il pianeta, giunto al punto di saturazione demografica e all'esaurimento delle proprie risorse naturali, avrebbe bisogno di una rigenerazione.

Per far fronte a tale situazione, un determinato personaggio, di cui non si sa quasi nulla, ha ideato una soluzione radicale: una parte dei terrestri verrebbe rapita a sua totale insaputa, mentre l'altra, sterilizzata, finirebbe per estinguersi da sé. I primi verrebbero lanciati in orbita attorno alla terra all'interno di capsule spaziali.

In scena, l'autore, nonché regista e attore Joël Maillard e l'attrice Joëlle Fontannaz interpretano il ruolo di due conferenzieri che riferiscono quanto si sa su questo esperimento che, pur non essendo mai stato messo in pratica, è stato elaborato con grande precisione e può quindi essere presentato grazie a misteriosi documenti e strumenti ritrovati in uno scatolone.

Da conferenzieri, Joël e Joëlle si trasformano progressivamente in alcuni dei protagonisti di quest'avventura, permettendoci così di entrare in una navicella spaziale, di capirne il funzionamento e l'organizzazione sociale.

Con umorismo e fantasia, Joël e Joëlle ci trascinano in uno dei temi preferiti della letteratura e del cinema di fantascienza, ovvero l'utopia di un nuovo ordine sociale. Attraverso la sconfinata immaginazione  di un inventore fittizio, “Quitter la terre” solleva problematiche ambientali, economiche e demografiche scottanti che rappresentano le sfide delle future generazioni. 

Dopo avere conseguito il diploma del conservatorio d'arte drammatica di Losanna, Joël Maillard ha esordito come autore e attore in un collettivo: la compagnia Eponyme. Nel 2010, con l’intenzione di mettere in scena i propri testi, ha fondato SNAUT. Ha inoltre lavorato, in qualità di attore, per molti registi romandi e, di recente, al fianco di Jeanne Balibar, Victor Lenoble e Jacques Bonnaffé, nello spettacolo “La fabrique des Monstres”, realizzato da Jean-François Peyret al Théâtre Vidy - Lausanne.

(Karine Grasset)

  • Crediti

    Testo
    Joël Maillard

    Regia
    Joël Maillard

    Con
    Joëlle Fontannaz, Joël Maillard 

    Luce
    Dominique Dardant 

    Suono
    Jérémie Conne

    Modelli e disegni
    Christian Bovey

    Video
    Daniel Cousido

    Musica
    Louis Jucker, Skander Mensi

    Costumi
    Tania d’Ambrogio

    Fotografie
    Jeanne Quattropani, Alexandre Morel

    Direzione di produzione
    Jeanne Quattropani 

    Produzione
    SNAUT

    Coproduzione
    Arsenic – Centre d’art scénique contemporain, Lausanne
    Lausanne Fédération d’Associations de Théâtre Populaire (FATP)

    Prima svizzera - 6 giugno 2017  all'Arsenic – Centre d’art scénique contemporain, Lausanne


    Sopratitoli (tedesco)
    Dóra Kapusta 

  • links

Partenariati & Collaborazioni 2025