pubblicato il 30.05.24

GRAZIE!

«Tutta la Svizzera in Ticino! »: il nostro motto di quest’anno, che nonostante il punto esclamativo era più un augurio che un imperativo, è stato pianamente realizzato. Le sale con gli spettacoli della SÉLECTION come pure gli eventi del programma collaterale erano gremiti di spettatori, la piazza con il centro del festival La Soleggiata era in fermento la sera e affollata più che mai durante il giorno.  
 
La cerimonia d’apertura, con il discorso carismatico della direttrice dell’UFC Carine Bachmann, con i calorosi saluti dei politici ticinesi Roberto Badaracco e Renato Bison, il cordiale benvenuto dei direttori dei nostri teatri partner, della nostra copresidente Ute Haferburg e della nostra direttrice artistica Julie Paucker, ma soprattutto la magnifica produzione di apertura «Die Möwe» di Christopher Rüping / Schauspielhaus Zurigo, sono stati un vero e proprio decollo in verticale e ci hanno permesso di immergerci nei tre densi giorni successivi di festival. 
 
Il programma compatto ha permesso al pubblico, a organizzatori e organizzatrici, a specialiste e specialisti provenienti da tutta la Svizzera, nonché ai quindici borsisti e borsiste del forum dei giovani professionisti del teatro e al progetto radiofonico giovanile regionale «Keep FIT with Radio meets Schweizer Theatertreffen» di godersi un massimo di arte e di incontri. Siamo felici, insieme ai nostri partner LAC Lugano Arte e Cultura, Teatro Foce e Teatro Sociale Bellinzona, e grazie ai nostri sponsor, di aver reso possibile la realizzazione di questa tanto necessaria piattaforma di incontro e di scambio oltre i confini linguistici.  
 
Al «brunch futuristico» di quest’anno abbiamo deciso democraticamente che l’inglese non dovrebbe diventare la lingua franca delle arti sceniche e che preferiamo continuare a lavorare allegramente utilizzando le nostre lingue nazionali. Ciononostante, il termine «go with the flow» è quello che descrive al meglio il «drive» sviluppatosi durante le Giornate in Ticino. Durante gli eventi del programma collaterale e in piazza si è discusso animatamente, a volte in contrasto ma sempre in modo costruttivo su questioni estetiche e di politica culturale. Si è aperto un nuovo spazio di pensiero e abbiamo la certezza che siano stati piantati tanti piccoli semi che hanno un grande futuro. 
 
In Ticino ci siamo sentite-i molto benvenute-i sin dall’inizio. Abbiamo avuto l’impressione di percepire un reale bisogno di scambio e di cooperazione. Abbiamo avviato un percorso comune che continueremo a percorrere.  
In questa sede teniamo a ringraziare di cuore le collaboratrici e i collaboratori del LAC Lugano, del Teatro Foce e del Teatro Sociale Bellinzona. Un sentito grazie va anche a: La Soleggiata, Zona’B, TiB, Prismi, Isadora Danza, Associazione Idra, a Subtext e TI+Traduce, a Cristina Galbiati, Mathieu Bertholet, Saima Sägesser, Felizitas Ammann, Barbara Giongo, Anne-Christine Liske, Ute Sengebusch, Nataly Sugnaux Hernandez per la loro partecipazione attiva. 
 
E il ringraziamento più forte e gioioso va all’arte: merci Marc Oosterhoff, danke Smiley, grazie Rubidori Manshaft, merci Tomas Gonzalez, Igor Cardellini e Anahì Traversi, grazie «Sturm-Ensemble» con il Komiktheater, grazie Schauspielhaus Zurigo e il suo magnifico ensemble

Non vediamo l’ora di darvi il benvenuto alle Giornate del Teatro Svizzero dell’anno prossimo, che si terranno dal 21 al 25 maggio 2025 nella Svizzera centrale, a Zugo e a Lucerna: a presto! 

Julie Paucker e Aline Joye e l’équipe delle Giornate del Teatro Svizzero